Lando davanti a Max. Hamilton da record: ultimo a Las Vegas

Lando Norris vuol dimostrare di meritare il Mondiale che a tre gare dalla fine lo vede davanti a tutti con un discreto cuscinetto di punti di vantaggio (+24 su Piastri e + 49 su Max). Si prende la pole di Las Vegas soffiandola nel finale a Max Verstappen con Norris solo 5° staccato di più di un secondo. Un jack pot da non sprecare in gara (alle 5 di domenica mattina)

Terza pole di fila della Mclaren come non capitava dai tempi di Kimi Raikkonen.

Se non tremerà come gli capitava una volta ritrovandosi Max di fianco al via, Lando a Las Vegas può davvero fare la puntata decisiva… “E’ stato stressante, stressante in modo pazzesco su una pista dove si scivolava tantissimo”, ha detto con un bel sorriso. “Ad ogni curva in Q1 sembrava di finire contro un muro, poi per fortuna le condizioni sono migliorate”.

“Mi piace guidare sul bagnato, ma qui era come guidare sul ghiaccio”, ha detto Max che non è riuscito a fare la differenza in qualifica, ma si tiene un sogno per la gara. Lui sa bene che deve rischiare tutto se vuole riaprirsi la porta per la stanza dei sogni.

L’uomo del giorno è stato Carlos Sainz che ha portato la Williams al terzo posto davanti a Russell, il più deluso del gruppo, che in Q1 e Q2 (quando si era girato con le Full Wet) era davanti a tutti.

Tra i delusissimi del sabato c’è Charles Leclerc, soltanto 9° staccato di quasi due secondi. Non è mai riuscito ad accendersi, rischiando l’eliminazione in Q2. Lui avrebbe preferito l’asciutto, non ci sono dubbi.

Ma come spesso è accaduto quest’anno la Ferrari del sabato ha cancellato quanto di buono fatto il venerdì.

Zitti tutti (non solo i piloti) e lavorate!

Eliminati eccellenti in Q1

Sotto la pioggia in Q1 sono cadute subito due stelle: Hamilton e Antonelli. Per Lewis è stata una prima volta: non era mai stato ultimo in Q1 se non per qualche problema meccanico. Questa volta ha pasticciato con il semaforo credendo di aver preso bandiera all’ultimo respiro, mentre dai box gli dicevano di spingere. I semafori non erano chiarissimi, ma uno con la sua esperienza non può sbagliare così.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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